Una
missione facile facile (o almeno così sembrava...)
Mi
ero appena unito ai Cavalieri del Drago e volevo fare impressione sui maestri
della Gilda con la mia abilità con le armi ed affidabilità, così, quando mi
chiesero di uccidere un capo orco in un castello lì vicino, accettai
rapidamente la missione, ben sapendo che un povero sergente orchesco non sarebbe
stato all'altezza di un esperto spadaccino come me.
In poche ora raggiunsi la fortezza dove si annidava: vista dall'esterno, non era
nulla di più di una torre, e all'interno notai che era come altri posti che
avevo visitato in precedenza: corridoi di pietra levigata con molte intersezioni
a croce e passaggi che serpeggiavano all'insù e all'ingiù. Essendo già stato
in sotterranei di questo tipo, mi diressi senza indugi nella stanza dove molto
probabilmente avrei potuto trovare il sergente orco.
Era là, che aspettava solo la mia lama. Con due fendenti della mia fida
Dai-Katana ammazzai il poverino, poi iniziai ad esplorare il resto del
sotterraneo (è una pratica piuttosto proficua... il più delle volte,
perlomeno!), contando sul fatto che mi ero già sbarazzato di tutti i mostri che
mi si erano parati davanti sulla strada per la stanza dell'orco. Per quanto
strano possa sembrare, trovai le stanza che avevo già esplorato prima piene di
altri mostri e tesori, ma non mi soffermai a pensarci più di tanto (più mostri
= più divertimento, tesori ed esperienza)
* Nota dell'Autore = in un gioco pieno di errori come Daggerfall cose come
questa sono piuttosto normali *
Solo quando stavo scendendo l'ultima rampa per raggiungere il piano terra
- il livello a cui ero entrato nella costruzione -udii quel rumore, una voce
spaventosa che proveniva direttamente dall'Oblio stesso che urlava qualcosa che
non riuscivo a capire bene, ma il cui suono mi raggelò fino alle ossa.
Poi lo vidi; era completamente circondato da un'aura di puro potere; i suoi
occhi luccicavano di una luce malata di un colore indefinito fra il blu ed il
verde, ed il resto del suo volto era nascosto (fortunatamente, dico io) da un
cappuccio viola. Capii presto che cosa avevo di fronte a me, qualcosa di
cui avevo letto solo nei tomi più rari e che non credevo che esistesse fino a
quel momento: un terribile VAMPIRO ANTICO.
Ma era là! E stava avanzando verso di me!!! Il mio istinto prese il controllo e
fuggii a gambe levate senza girarmi indietro finché non raggiunsi di nuovo la
stanza col cadavere del sergente orchesco. Per fortuna lì dentro ero al sicuro:
il non-morto aveva abbandonato l'inseguimento... mi soffermai un momento a
pensare come potesse essere accaduta una cosa simile, poi compresi: la torre era
DOPPIA: scendendo, avevo girato a sinistra invece di svoltare a desta (o
viceversa, non ricordo) e mi ero ritrovato nell'ALTRA torre, simile in ogni
minimo dettaglio alla prima... con la piccola eccezione di quel VAMPIRO ANTICO.
Maledicendo me stesso e chiunque avesse costruito un posto così
disorientante, usai il mio incantesimo di richiamo e mi teletrasportai di nuovo
alla Gilda dei Cavalieri.
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